Il monumento più celebre di Pont-Saint-Martin è sicuramente lo spettacolare ponte di epoca romana, testimonianza della romanizzazione della Valle d’Aosta. La data di costruzione è incerta. Si può ipotizzare che sia stato costruito tra il 120 a.C. e il 25 a.C.

Alto 25 metri e costituito da un’unica arcata larga 35 metri, il ponte è ancorato alla viva roccia da entrambi i lati. Alla base, sono ancora visibili gli alloggiamenti per le travi lignee che all’epoca della costruzione, hanno costituito l’impalcatura necessaria per la realizzazione dell’arcata in pietra. Il ponte rappresentava, in epoca romana e per molti anni a venire, l’unico passaggio verso Augusta Praetoria (l’attuale città di Aosta) e la Gallia.

La leggenda

Nelle credenze popolari, la costruzione del ponte viene attribuita al diavolo. La leggenda narra che San Martino, allora vescovo di Tours, di ritorno dall’Italia verso la sua diocesi, si trovò bloccato dal torrente Lys, che aveva travolto, con una piena, l’unica passerella per attraversarlo. Il diavolo gli propose di risolvere il problema costruendo, in una sola notte, un solido ponte, in cambio dell’anima del primo che avrebbe attraversato il ponte. Il santo accettò ma la mattina dopo, fece in modo che il primo ad attraversare il ponte fosse un cane affamato, lanciando un pezzo di pane all’altra estremità del ponte. Il diavolo, furente, scomparve nel Lys tra lampi e zaffate di zolfo, ed alla popolazione rimase il ponte. La leggenda costituisce, ancora ai giorni nostri, uno dei temi fondamentali dello storico carnevale di Pont-Saint-Martin, che si conclude proprio con il rogo del diavolo sotto il ponte romano.